Il dolce che vi presento si può definire un presidio Slow Food, perchè le pere Martine che sono racchiuse dentro il guscio di pasta frolla, sono ormai merce rara!! Sono pere piccoline e rugginose tipiche delle Langhe, ma ormai in via di estinzione.
Conosco un contadino che ancora possiede qualche albero e puntualmente in autunno faccio provvista.
Questa ricetta ha profumo di tempi antichi... di cose buone e di gusti intensi...ha sapore di autunno!!!
Ingredienti:
Per la frolla;
275 gr di farina di grano
75 gr di farina di mais
150 gr di burro
150 gr di zucchero a velo
4 tuorli d'uovo
Per il ripieno di pere;
1 kg di pere Martine
mezzo litro di vino corposo (Barolo o Nebbiolo)
4 cucchiai di zucchero
Qualche chiodo di garofano e pezzetti di cannella
Procedimento:
Sbucciare e mondare le pere, tagliare a pezzettini. Mettere a bollire con il vino, lo zucchero e le spezie per circa un'ora o fino a che il vino non si sarà addensato.
Mentre le pere cuociono miscelare sulla spianatoia le due farine e lo zucchero a velo, aggiungere il burro morbido a pezzetti e ridurre il tutto in tante briciole grandi come piselli.
Disporre a fontana e aggiungere i tuorli d'uovo, amalgamare il tutto fino ad ottenere un impasto compatto e morbido.
Fare un panetto e riporre in frigo per mezz'ora circa.
Scolare le pere dal vino e tenere da parete quest'ultimo.
Prendere una teglia e tagliare un pezzo di carta da forno grande come la medesima, stenderci sopra con il mattarello poco più della metà dell'impasto e disporlo nella teglia compreso di carta ( essendoci la farina di mais questa frolla tende a sbriciolarsi).
Bucherellare il fondo con una forchetta e disporre le pere ormai fredde nella teglia, ricoprire con l'impasto avanzato avendo cura di saldare bene la pasta ai bordi.
Con un piccolo ritaglio "disegnare" una pera e decorare il timballo.
Cuocere in forno a 150° per un'ora circa.
E' molto più buona il giorno dopo ..................se ce n'è ancora!!!!
Volendo si può "ridurre" il vino di cottura e servirlo insieme al timballo in piccole ciotole.
Dimenticavo...spolverizzare con abbondante zucchero a velo!!
evvai! altro giro...altro dolce! magari già mangiato ma non ricordo! spero di gustarlo presto!
RispondiEliminaMa che simpatico questo "anonimo"...Per gustarlo..fin che durano le pere Martine!!! Grazie cara!!
RispondiEliminalo mangio anche senza zucchero a velo!!!
EliminaChe buona! e che bella idea la frolla 'd mèlia ;)
RispondiEliminaPurtroppo i martin sec dalle mie parti sono praticamente introvabili :(
Tra poco anche qua...io li ho già sostituiti con i "Mardenassa"..o non si trovano neanche quelli??
RispondiEliminaCiao Buona giornata
.....ho perso la speranza.....le pere stanno finendo.....
RispondiEliminaCiao cara, vorrei invitarti al mio contest che inizia oggi:
RispondiEliminahttp://dolcementeinventando.blogspot.it/2012/11/la-mia-ricetta-gioiello-il-mio-primo.html
Spero che parteciperai!!!!
Ale
Ciao cara..sarebbe la prima volta che partecipo ad un contest..grazie per l'invito, cercherò di impegnarmi..non sono così brava!!!
RispondiEliminaA presto!!
Eccomi! :)
RispondiEliminaEh sì che mi piace questo timballo! E' buonissimo! Un bacione e buona giornata cara :*
Vero, sono davvero rare e preziose queste perine, hai fatto bene a racchiuderle al sicuro dentro a questo gusto di pasta sfoglia :)
RispondiEliminaMi piacciono questi dolci di casa, dai sapori genuini ed antichi